L'Unità Sindacale

ITALIASINDACATO

9/25/2024

I sindacati, pilastro della democrazia del lavoro, nascono per difendere i diritti dei lavoratori e garantire condizioni dignitose a tutti. Eppure, in Italia, le divisioni tra le principali sigle sindacali, come CISL e CGIL, continuano a rappresentare un paradosso difficile da comprendere. Perché proprio coloro che dovrebbero unire le voci dei lavoratori finiscono per dividersi su linee politiche e ideologiche?

Il paradosso della frammentazione sindacale

Le differenze tra CISL, con il suo approccio spesso più orientato al dialogo con le aziende, e CGIL, storicamente più combattiva e vicina alle istanze dei lavoratori, riflettono due visioni del sindacato. Tuttavia, questo pluralismo, invece di arricchire la rappresentanza dei lavoratori, spesso crea conflitti interni, dispersione di energie e indebolimento del fronte sindacale.

Se l’obiettivo comune dovrebbe essere la tutela dei diritti dei lavoratori, perché queste divisioni persistono? La risposta risiede, in parte, nella storia e nella politica. Ogni sindacato ha tradizionalmente legami con specifici movimenti politici e sociali, che hanno influenzato il modo di interpretare e perseguire le lotte sindacali. Tuttavia, oggi, in un mondo del lavoro sempre più frammentato e precario, queste divisioni sembrano anacronistiche e, in alcuni casi, dannose.

Il ruolo dei lavoratori nella frammentazione

Non possiamo ignorare che anche i lavoratori, in un certo senso, contribuiscono a questa frammentazione. Spesso scelgono il sindacato da sostenere non solo per la qualità del servizio, ma per affinità politica o perché consigliati da colleghi o superiori. Questa dinamica perpetua le divisioni e rende difficile per i sindacati collaborare in modo efficace su questioni centrali, come i salari, la sicurezza sul lavoro e la lotta alla precarietà.

Il caso che hai menzionato, quello del padre che paga la tessera sindacale per 30 anni senza mai usufruire dei servizi, ma invece aiutando il prossimo, è emblematico. Questo dimostra un senso di appartenenza e fiducia nei confronti dell’istituzione sindacale, ma evidenzia anche un punto debole: non tutti i lavoratori conoscono il reale potenziale del sindacato o sanno come farlo funzionare meglio per i propri interessi.

Come superare queste divisioni

Per migliorare la situazione, servono cambiamenti significativi sia all’interno dei sindacati che nella percezione dei lavoratori:

  1. Promuovere un fronte sindacale unico su obiettivi condivisi
    I sindacati possono mantenere la loro autonomia ideologica, ma devono collaborare in modo più efficace su battaglie comuni: lotta alla precarietà, riduzione delle disuguaglianze salariali, miglioramento della sicurezza sul lavoro. Questo richiede maggiore dialogo e la creazione di piattaforme unitarie che permettano ai lavoratori di vedere un fronte compatto.

  2. Separare i sindacati dalla politica
    Pur mantenendo un ruolo sociale e di contrappeso, i sindacati dovrebbero limitare l’influenza dei partiti politici. La loro legittimità deve derivare esclusivamente dalla rappresentanza dei lavoratori e non da affiliazioni esterne.

  3. Educare i lavoratori sull’importanza dell’unità
    Spesso i lavoratori non sono consapevoli di quanto la frammentazione indebolisca il loro potere contrattuale. I sindacati devono investire in campagne di sensibilizzazione per spiegare che l’unione fa davvero la forza, soprattutto nei confronti di aziende e governi.

  4. Riformare il modello di iscrizione e trasparenza
    È importante che ogni lavoratore senta il sindacato come una risorsa accessibile. Ridurre la burocrazia, garantire trasparenza nell’utilizzo delle risorse e offrire strumenti concreti e moderni per l’assistenza possono aumentare la fiducia e la partecipazione attiva.

Un futuro di collaborazione è possibile

La storia ci insegna che i grandi cambiamenti sociali e lavorativi sono avvenuti quando i lavoratori hanno saputo unirsi al di là delle differenze. In un momento storico in cui il mercato del lavoro è in trasformazione, con la digitalizzazione, la gig economy e le crescenti disuguaglianze, la frammentazione sindacale rischia di essere un lusso che i lavoratori italiani non possono permettersi.

Non è utopia immaginare un sindacato che, pur mantenendo diverse sfumature, lavori con un’unica voce per difendere i diritti dei lavoratori. Forse, come diceva tuo padre, pagare la tessera per 30 anni senza mai utilizzarne i servizi era un atto di fede. Oggi, però, questa fede deve essere ripagata da un sindacato che non solo promette, ma agisce con coerenza, determinazione e unità.